mi accorgo di me?
La cera non resisterà
neppure questa volta?
Oh, io Icaro,
non mi accorgo di me.
La cera non resisterà
neppure questa volta.
Oh, Icaro,
è terribile!
Oh me,
è terreno.
Se tu t'accorgi,
resisterai alla cera
e al sole.
(10 marzo 2014)
~~~~~
È un dialogo tra me ed Icaro. Se lui si fosse accorto di se stesso nel presente, del momento in cui viveva, invece di pensare a ciò che avrebbe voluto fare, a ciò che voleva dire volare troppo in alto, si sarebbe accorto della cera che si scioglieva, dei rischi, della follia.
E allora io gli chiedo se sto facendo lo stesso errore.
Ma lui risponde che se mi accorgo di me saprò sopravvivere sia alla cera ( il tempo, la leggenda -lui ha resistito solo a questa) ma anche al sole (cioè vivrò bene).
Il sole è il vero discrimine: non è la cera a dovermi preoccupare, la quale anche se si dovesse sciogliere, potrebbe lasciarmi nella poesia, ma è al sole che devo stare attenta per vivere.
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